mercoledì 29 aprile 2015

AWK del pensiero

Il problema e' la distrazione da se stessi, il non voler pensare. Alzarsi alla mattina ed avere l'outlook pieno di appuntamenti e' comodo. Non devi scegliere, hai gia' tutto li'. Devi solo seguire il binario. Metti su il pilota automatico, accendi il multitasking, inghiotti qualche pillola se il corpo si lamenta e poi a fine mese incassi uno stipendio che non usi perche' non hai tempo. O meglio lo usi per cose assurde, tipo assicurazioni, investimenti, gelati e patatine. Vuoi mettere invece alzarsi alla mattina e poter scegliere il da farsi? Che se scegli per A, vuol dire che rinunci a B? In questo mese unplugged mi rendo conto di aver perso la capacita' di pianificare la giornata, a mente,  senza outlook. Non mi ricordo gli appuntamenti ed ho le tasche piene di bigliettini scritti. Perdere capacita' in fondo e' come perdere autonomia....dispiace.

domenica 26 aprile 2015

Queensday

Queensday, domani diventa Kingsday. Che non e' piu' la stessa cosa. Continuo percio' a pensarlo Queensday e mi sono preparata. Ho riservato un posticino sull'asfalto e sono due settimane che faccio lo scanning della casa alla ricerca di cose da vender via. Per ogni giocattolo, pupazzetto, biglia o pezzo di pongo ho chiesto ai ragazzini, prima ad uno, poi all'altro, se potevamo darli via. Domani alle 7, stendo la mercanzia al giorno che si fa e comincio una nuova vita.

AWK

Questo Burn Out si sta trasformando in un Awakening. Non saro' piu' quella che ero prima.

venerdì 17 aprile 2015

BO al supermercato

Alla fine della prima settimana unplugged ho avuto un'esperienza deviante al supermercato. Mentre spingevo il carrello tra il frigo dei formaggi e le parate di vini e patatine, improvvisamente ho perso il filo della mia missione. Dovevo comprare le cose per il pranzo di Pasqua e di Pasquetta, ma non riuscivo piu' a venire a capo di cosa dovevo comprare. Eppure mi ero preparata. Non ricordavo piu', o forse sono improvvisamente emersa dal 'pilota automatico' con i comandi manuali inusati da troppo tempo. Mi sono dovuta fermare a calmarmi. Mi sono detta di non preoccuparmi, che se mi fossi dimenticata qualcosa, a casa mi avrebbero di certo perdonato.
Poi e' stato buffo che a casa, mentre A. mi raccontava del suo BO, mi ha detto "poi la prima settimana che ho smesso di lavorare, ero al supermercato e mi sono perso davanti ad un muro di pasta. Non riuscivo piu' a scegliere, non capivo piu' cosa dovevo fare..."

I supermercati suno un posto pericoloso per le persone che si risvegliano dal troppo lavoro.

mercoledì 8 aprile 2015

Diario del BO

Mi dicono di smetterla di controllare le mail di lavoro. Ci provo, ma non ci riesco. Allora capiamo perche' non ci riesco.
Non ci riesco, perche' spero che qualcuno mi scriva per chiedere come sto, per farmi capire che manco.
Non ci riesco, perche' voglio vedere se la mia assenza genera un buco. Se senza di me ci sono delle domande che rimangono senza risposta.
Non ci riesco, perche' voglio capire se servivo a qualcosa....
Se e' solo questione di essere una risorsa che macinava TOT ore di lavoro e basta, o se facevo una differenza per il fatto di essere io.
Per questo non riesco a smettere di osservare il flusso del lavoro che ho lasciato.

sabato 4 aprile 2015

Opgebrand

Il dottore dice che sono 'Opgebrand', cioe' che c'ho il burn out. E' per questo che mi cascano le cose dalle mani ed i pensieri dalla testa. Dopo 16 anni di lavoro incessante, sono a casa da 15 giorni. E mi sento come Neo, dopo essere stato scollegato da 'The Matrix', che sta steso, vomita e non ci capisce piu' un cazzo mentre gli ricostruiscono i muscoli con gli aghi. Anch'io erano secoli che non vomitavo e che non sentivo freddo. Secoli di corsa a non avere il tempo di vomitare e di sentire freddo. Ora il tempo si e' improvvisamente allargato e la voragine mi mette paura.